I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, conosciuti anche come “Protocolli degli Anziani di Sion” o come “Protocolli dei Savi di Sion”, sono il primo testo di quella che poi è stata definita “letteratura complottista”, senza dubbio uno dei più celebri falsi letterari della storia contemporanea.
Scritti probabilmente da un agente della polizia segreta russa per alimentare l’odio nei confronti degli ebrei, vennero pubblicati integralmente per la prima volta nel 1905 ed iniziarono subito a diffondersi in tutta Europa.
Anche se vennero smascherati già nei primi anni ’20 da una serie di articoli del Times, i Protocolli divennero ben presto popolarissimi grazie alla propaganda dell’estrema destra di tutta Europa, e poi anche in Medioriente attraverso la propaganda anti-sionista.
Il documento riporterebbe un presunto resoconto di alcune sedute segrete tenute a Basilea al tempo del congresso sionista del 1897, sedute in cui sarebbe stato elaborato un complotto giudaico-massonico per mettere in atto un piano di dominio del mondo attraverso il controllo dei media e della finanza.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la fortuna dei Protocolli è calata sempre di più, anche se hanno continuato a circolare in maniera sotterrane all’interno degli ambienti dell’estrema destra e, soprattutto, del mondo islamico radicale.
L’introduzione di Jeremy Feldman a questa nuova edizione contribuisce a fare luce su uno dei testi più oscuri del ‘900, un documento che purtroppo ancora oggi, nonostante la comprovata falsità, continua ad essere utilizzato per propagandare l’odio e l’antisemitismo.