Perché uno dei maggiori storici del nostro tempo, di origine ebraica, ha una posizione molto critica nei confronti delle leggi sulla memoria, compresa quella che considera un reato la negazione della Shoah? Due riflessioni di Pierre Nora, accademico di Francia e “padre” di un nuovo genere di narrazione storica, basato sui luoghi della memoria. Nella prima, Nora ricostruisce il suo rapporto con la storia e con le sue radici culturali alla luce delle identità che lo caratterizzano: quella ebraica e quella francese. Al problema del rapporto tra potere e passato e al fenomeno, sempre più evidente, della gestione politica della memoria collettiva è dedicata la seconda parte. Una lettura utile e formativa per tutti, a partire dagli studenti, nella prospettiva di un rapporto critico e consapevole tra storia e società.