«Se chiedeste a degli occidentali che hanno vissuto per un po di tempo in un paese dellex blocco sovietico in cosa sono diversi gli ex sovietici dagli occidentali, forse loro vi direbbero che diversa è limportanza che qui e là si attribuisce allidea che gli altri hanno di noi. E se chiedeste loro come mai anche dopo la fine dellex impero sovietico continuano a tornare in quei famosi paesi ex sovietici, che cosa cè di tanto bello, in quei famosi paesi, forse loro vi direbbero che la cosa bella, di quei famosi paesi, è che fanno paura.»«Vi piomberà addosso un cupore e una cupitudine e una cupetaggine simile a una disperatezza danimo che non vi aveva mai colto prima. Non sappiamo dirvi perché. Ma sarà così e non bisogna voltargli le spalle nel modo più assoluto a questa disastrosa rovina del vostro umore perché la vita è fatta anche di questi momenti, e soprattutto quella del turista al quale invece paradossalmente si rivolgono le guide per abbindolarlo in un sogno di piacere. Niente affatto».Questa è una guida diversa da qualunque altra anche se, come tutte le guide, racconta di un viaggio. Ma anche di due scrittori, di San Pietroburgo, di allegrie, di cene alcoliche, di risvegli difficili e vagabondaggi malinconici.