Ispirato da un tragico fatto di cronaca senese – la morte dei librai antiquari Niccolò ed Enrico Torrini, sopravvissuti di solo tre anni al fratello Giulio, morto suicida nell’imminente rivelazione pubblica di una sua truffa bancaria – e scritto di getto, fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre del 1918, Tre croci viene considerato da parte della critica come l’opera meno lirica e più matura di Tozzi, quella in cui l’autobiografismo è più celato e lo stile più lineare.