Tutta l'inventività di Bulgakov si libera nei Racconti fantastici, insieme cronaca dello straordinario e caricatura della mosca degli anni Venti, della sua corruzione, dell'arroganza e del filisteismo. L'unione di incubo, fuga e ossessione è il motivo conduttore dei due racconti Diavoleide, storia di un "piccolo uomo" schiacciato dal meccanismo burocratico, e Le avventure di Cicikov, in cui, attraverso personaggi di gogoliana memoria, si rivelano i burocrati della Russia sovietica. In Uova fatali e Cuore di cane i confini tra magia e scienza vengono stravolti e portati al limite per smascherare la violenza della scienza sulla natura. Rettili sgusciati da uova da un mistero "raggio della vita" e un cane trasformato dall'innesto di un'ipofisi umana nell'odioso filisteo Sarikov: tragiche e grottesche manipolazioni genetiche che aprono la strada a problemi etici ancora e più allora attuali.