Un professore rapito dagli extraterrestri e un alieno spedito sulla Terra a sostituirlo. Una stramba educazione sentimentale che farà del misterioso extraterrestre un pessimo alieno, ma un adorabile umano. Ancora una volta Matt Haig studia la curiosa razza umana con humour disincantato e autentica tenerezza.
Per il bene dell'intero universo, il professor Martin deve essere eliminato. E con lui chiunque sia al corrente delle sue scoperte. Ma a causa di un contrattempo, l'alieno mandato sulla Terra si materializza ai bordi di un'autostrada, in una sera fredda e umida, completamente nudo, nonché privo delle piú basilari nozioni della vita sociale.
Inizia cosí una divertente commedia degli errori, in cui il finto professor Martin impara a vivere da terrestre. E ben presto, contro le previsioni aliene, la forzata vicinanza con la specie umana, soprattutto con i due esemplari (moglie e figlio) che compongono la famiglia del professore, lo costringe a rivedere il suo giudizio, passando dal piú completo disgusto a un'inconfessabile simpatia. Certo, i terrestri sono tutt'altro che perfetti, eppure hanno inventato la poesia, la musica e persino il burro di arachidi...
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«Gli umani fa piangere e fa ridere. È una storia impossibile ma credibile. Matt Haig usa le parole come un apriscatole. E le scatole siamo noi».
Jeanette Winterson