Grégoire Nakobomayo è cresciuto tra i vicoli di Colui-che-beve-l'acqua-èun-imbecille, quartiere di prostitute, ubriaconi e delinquenti. Nonostante le difficoltà e l'aspetto non proprio attraente - è basso, ha la testa a rettangolo, il naso grosso, gli occhi piccoli e la pelle nerissima -, è riuscito a imparare un mestiere rispettabile e passa le giornate a picchiare sulle carcasse delle auto nella sua carrozzeria. Ma l'ambizione di Grégoire è un'altra: essere un serial killer. Deciso a imitare le gesta del suo idolo, lo spietato pluriomicida Angoualima, vuole apprendere da lui i trucchi del mestiere Certo, Angoualima è morto e sepolto, questo particolare però non scoraggia l'aspirante omicida che si reca in pellegrinaggio sulla tomba del suo mentore e lo assilla tempestandolo di domande improbabili. Grégoire non ha proprio la stoffa dell'assassino, colleziona un insuccesso dietro l'altro - al suo attivo può vantare solo un bastone infilato nell'occhio del fratello adottivo, una martellata in testa al notaio Quiroga e un tentativo di stupro fallito per problemi di erezione -, ma non demorde. Ha già individuato la sua prima vera vittima. Si tratta di Germaine, una prostituta che si è appena trasferita da lui. Le rimangono solo poche settimane di vita. Ma la strada del crimine è irta di ostacoli e in fondo Grégoire è solo un povero diavolo: il risultato è tutt'altro che garantito.