La vita di Gandhi, in questo testo curato da C. F. Andrews, non è scritta per interessare il lettore alla storia di un’anima o alle av-venture di un uomo che ha vissuto intensamente e lottato e agito su milioni di uomini. La personalità dello scrittore entra nel libro come un carattere ideale, il cui svolgimento è la formazione d’una dottrina di vita; i casi esteriori sono appena accennati per quel tanto che era necessario a dare come lo scheletro del corpo, che l’autore voleva rappresentare nel suo movimento e nella sua vita.
Il Gandhi non è uno scrittore d’arte. Giornalista o autore, scrive per l’attuazione del suo programma pratico; e i suoi scritti sono azioni. Azioni di propaganda, come egli intende la sua propaganda: politica che è religione, e religione che è vita morale, formazione di sé, perfezionamento della propria volontà, purificazione dello spirito e via alla fratellanza universale. Prefazione di Giovanni Gentile.