In casa Serbelloni il Parini osservava la vita della nobiltà in tutti i suoi aspetti ed ebbe così modo di assorbire e rielaborare alcune nuove idee che arrivavano dalla Francia di Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Condillac e dell'Encyclopédie, che influenzarono gli scritti di questo periodo, al quale risale, tra gli altri, il Dialogo sopra la nobiltà (1757).