"Brian Freeman sa come si racconta una storia." Michael Connelly
Non sempre l'apparente tranquillità di Duluth, la cittadina del Minnesota immersa nella nebbia in cui il detective Jonathan Stride ha vissuto tutta la sua vita, corrisponde alla realtà. Specie nel giorno più atteso, quello della maratona cittadina, che riserva sempre qualche sorpresa. Ci sono più nubi del previsto, quella mattina piovosa di giugno in cui la folla si raduna per guardare i maratoneti esausti che tagliano il traguardo. Anche Stride è tra loro, in attesa del passaggio di sua moglie, Serena, tra i corridori. Ma lui è un poliziotto, e sa bene che un'occasione come questa non è fatta per rilassarsi. E non solo perché tutti gli abitanti della cittadina sulle rive del Lago Superiore sono in strada. C'è anche Dawn Basch a correre la maratona di Duluth: una donna che deve la sua enorme popolarità alle idee razziste e islamofobe di cui da tempo si è fatta portavoce, sfruttando i media per la sua propaganda demagogica. E Dawn Basch è sinonimo di guai. Ma quando, con la corsa ancora in pieno svolgimento, Stride riceve la segnalazione dalla collega Maggie, che lo avvisa di uno zaino sospetto, lui sa che la vera gara è appena cominciata. Perché quella che inizia con una caccia all'uomo, con gli echi sinistri dell'attentato della maratona di Boston a complicare le cose, si rivelerà qualcosa di molto diverso e ancora più grosso, che metterà a dura prova Jonathan Stride e la sua squadra.
Forse il caso più complesso e avvincente del de-tective Stride, Il giorno più buio è una corsa concitata verso un finale spettacolare. Una lettura che vi lascerà senza fiato, da uno dei maggiori autori di genere degli ultimi anni.