Quando nel 1904 sulla rivista Nuova Antologia esce a puntate "Il fu Mattia Pascal", il suo autore, Luigi Pirandello, non è ancora noto al grande pubblico. Sarà proprio quest’opera, destinata a diventare il suo romanzo di maggior successo, a proiettarlo nell’olimpo degli scrittori più influenti del Novecento. La storia del frustrato bibliotecario Mattia Pascal, che approfitta di una fortunosa vincita alla roulette e di un equivoco per fingersi morto e rifarsi una vita, salvo scoprire che nemmeno sotto le nuove spoglie di Adriano Meis riesce a sfuggire alle convenzioni sociali, è paradigmatica. Con le sue riflessioni sulla frantumazione dell’Io segna in maniera indelebile il tema cruciale del secolo breve: la ricerca dell’identità e del suo più profondo significato.